I NOSTRI PRIMI QUARANT’ANNI

Il GS Corsera ha compiuto quarant’anni. Costituito nel gennaio 1974, parallelamente alla Sezione Ciclismo del “CORRIERE DELLA SERA”, domenica 13 aprile 2014 ha festeggiato questo prestigioso traguardo con una bella festa celebrativa presso il Campo sportivo di via Cefalù. In verità, la sua storia è ancor più lunga, perché esisteva già nel 1972, però non affiliato alla Federazione Ciclistica Italiana (FCI).

A fondare il GS Corsera furono sette dipendenti della nostra azienda: Mario Migliavacca, Angiolino Zilioli, Ezio Bonalumi, Giovanni Monici, Vittorio Margiotta, Angelo Laveni e Alfredo Pasotti. A quest’ultimo, anche in virtù del suo glorioso passato nel professionismo (nove anni di carriera, con vittorie di tappa al Giro d’Italia, al Tour de France e al Giro della Svizzera), venne affidata la carica di presidente. L’attività fu fin da allora molto intensa e appassionata. I portacolori del Corriere partecipavano regolarmente alle manifestazioni agonistiche e ottenevano di frequente risultati importanti. Tra i fasti del passato anche i titoli italiani della categoria poligrafici.

I connotati agonistici sono andati poi stemperandosi con gli anni, anche per via dell’inevitabile aumento dell’età media dei dipendenti, determinato dalla riduzione delle assunzioni. L’attività si è indirizzata soprattutto verso il settore cicloturistico, materializzandosi dapprima con la partecipazione ai raduni, poi alle granfondo e infine alle randonnée. Restano importanti le imprese sulla lunga distanza compiute nel tempo da Alberto Ferraris, Luigi Capellani e Angelo Parolini.

Ultimamente è aumentato l’interesse per le manifestazioni con bicicletta e abbigliamento d’epoca: tra i più assidui frequentatori di queste prove rievocative si distinguono Natalino Milanesi, Alessandro Fulloni e Danilo Fullin.

Dopo Pasotti, alla carica di presidente del GS Corsera si sono succeduti Gianfranco Josti, Mario Migliavacca, Giancarlo Foglia, Gabriele Sambruni e Antonio Maiocchi. L’attuale leader del gruppo è Danilo Fullin, che ha lavorato fino al 2009 come responsabile del Centro Documentazione di via Solferino. Il record di longevità è però un motivo di orgoglio per Antonio Maiocchi, che ha lavorato per oltre un ventennio come capo turno al reparto Rotative di via Solferino, e che ha tenuto la presidenza per oltre vent’anni, dal 1990 al 2012.

Domenica 13 aprile 2014 è stata l’occasione per cercare di riavvicinare fra loro i tesserati che hanno indossato la famosa maglia giallo-blu. Con non poca fatica, sono stati chiamati a raccolta tutti coloro che hanno in qualche modo contribuito, non solo come dirigenti, ma anche come più semplici praticanti, allo sviluppo della Sezione. Fra i presenti anche ben tre dei soci fondatori (Margiotta, Monici e Zilioli), nonché i tre ex presidenti Foglia, Sambruni e Maiocchi, ai quali è stata donata una targa a ricordo della loro opera.

Gli ex presidenti Sambruni, Maiocchi e Foglia

All’interno della tensostruttura presente nel parco è stata allestita un’esposizione di oggetti che hanno ripercorso la storia della Sezione Ciclismo e del GS Corsera. Le fotografie, innanzitutto: dalle prime gare di inizio anni Settanta alle settimane itineranti, attraverso le grandi imprese in montagna, fino ai campionati sociali, con gli ordini d’arrivo e le classifiche finali di alcuni dei più combattuti. Molto apprezzata la suggestiva sequenza temporale delle maglie: dalla prima, pesante, in lana blu, all’attuale, leggerissima, tecnica, in sintetico. Non è mancato l’angolo dedicato alle partecipazioni dei nostri all’Eroica, con esposta la Bianchi d’epoca con la quale Danilo Fullin ha concluso brillantemente l’edizione del 2011. Infine, il ricordo di Pier Luigi Todisco, al quale è intitolata la nostra sezione, che molti di noi non hanno fatto in tempo a conoscere.

E’ stata una domenica di festa e di ricordi, di allegria e, per alcuni, anche di un po’ di nostalgia. In alto i calici, i presenti hanno espresso convinti il desiderio di darsi appuntamento fra dieci anni per festeggiare il mezzo secolo. Più che un desiderio, noi crediamo fermamente che sia una promessa. E, possibilmente, sempre a cavallo delle nostre bici.

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